Articolo CDT - 31.10.2009
Verfasst: Sa 31. Okt 2009, 11:50
Quelle feste tra boschi e funghetti
Anche in Ticino si diffondono i Goa party col loro mix di musica e droga
EMANUELE GAGLIARDI E CARLO SILINI
Notte di Halloween, notte di baldoria. E tra le tendenze più in voga negli ultimi anni anche nel nostro Cantone ci sono i Goa party. Su un sito Internet specializzato nella pubblicità a questo tipo di manifestazioni troviamo l’annuncio che questa notte ci sarà un Halloween party «goanico» (intitolato «Witch in Paradise») a Melano tra le 22 e le 11 del mattino successivo. Nessuno stupore. I Goa party da qualche anno appartengono al vasto panorama dei momenti ludici, più o meno proibiti, del Ticino. Perché su una cosa sono tutti d’accordo: oltre alla musica elettronica, l’altra protagonista di questi raduni è la droga.
NELLA NATURA Un popolo che balla e sballa. Così si presentano i Goa party (l’immagine sopra non si riferisce a party ticinesi). Nella foto piccola: un fotogramma di un video su Youtube girato a Carona.
Solitamente chi vi partecipa viene convocato in zone isolate, spesso boschive. Luoghi non facili da raggiungere. Vi si accede a piedi seguendo percorsi guidati e segnalati, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio non troppo distante. Il tutto sotto il vigile controllo di un discreto servizio d’ordine, pronto ad indicare la strada a quanti non la conoscono, a guidare gli incerti e a dare l’allarme in caso di arrivo di ospiti imprevisti e indesiderati: leggi, soprattutto, gli agenti della polizia cantonale, appartenenti alla Sezione antidroga. In certe notti, quindi, i boschi di determinate zone del Canton Ticino si animano, tornano a vivere una insolita vita dove la musica e lo «sballo» la fanno da padroni.
Nel cuore della notte il paesaggio diventa irreale e le luci si confondono con note musicali e ritmi incalzanti. Nel bosco (a volte vengono utilizzate pure radure, spiagge di fiumi o prati, raramente ci si trova in locali coperti) si incontrano decine di persone, alcune delle quali vestite in modo stravagante. È un mondo incantato. Un villaggio dove non sembra esistere alcuna regola per quanto concerne il consumo di canapa e di altre sostanze stupefacenti. La maggior parte di coloro che partecipano ai Goa party, infatti, fumano liberamente più di una canna: ballano, bevono e, se capita, fanno sesso. C’è chi preferisce altre sostanze stupefacenti che garantiscono allucinazioni, come pastiglie di ecstasy, o l’LSD. Altri non disdegnano prodotti più naturali: funghi allucinogeni, per esempio.
È tutto documentato: non solo dai racconti a voce che ci sono stati riferiti da alcuni partecipanti, ma anche dai video pubblicati su Youtube. Su Internet ne circolano a decine e mostrano momenti scelti di vari raduni tenutisi in Ticino: a Gola di Lago, a Preonzo, a Carona, per esempio. In uno, filmato a Gola di Lago, si vedono ragazzi e ragazze, in maggioranza con occhiali scuri, che ballano sul prato. Su Internet, tuttavia, non abbiamo visto scene di consumo di droga. Il che non significa che non ce ne sia. Tutt’altro.
Lo confermano anche due giovani ticinesi che abbiamo incontrato di recente: il primo è un frequentatore abituale dei Goa party nostrani; l’altro si è limitato a frequentarne un paio. Entrambi, tuttavia, concordano sul fatto che il consumo di droga nei Goa party è davvero abbondante.
I partecipanti arrivano non solo dal Ticino, ma anche dalla Svizzera interna o dalla vicina Italia. La festa non viene reclamizzata secondo le normali vie, ma amplificando il tam tam elettronico di Internet che raggiunge in modo più mirato gli estimatori.
Stando al frequentatore sistematico, nella Svizzera italiana quest’anno c’è stata una dozzina di Goa party. E cita Gola di lago, Mezzovico, Carona, Lostallo, Preonzo. «Per entrare paghi dai 10 ai 20 franchi e il gioco è fatto. I partecipanti saranno 100-200 ogni volta. L’età media è difficile da definire: si va dai 15-16enni agli ex rocchettari 40.enni».
Il frequentatore saltuario osserva che ai margini della festa è sempre in funzione una cucina: si può consumare birra e qualche piatto rapido. «Una volta mi sono concesso un risotto ai funghi. Allucinogeni, però. A un certo punto» – rammenta – «mi sentivo come in un altro mondo. Sembrava che tutti gli alberi del bosco volessero abbracciarmi, mi venivano incontro...». Uno stato che è continuato per diverso tempo e dal quale non era possibile uscire sino a quando l’effetto dei «risottino» non è terminato. All’inizio era solo l’esperienza di uno stato «diverso, quasi piacevole», ma alla fine il tutto aveva assunto «i contorni di un incubo».
«Quando vado a un Goa party», spiega l’altro interlocutore, «fumo anche una decina di spinelli. Si beve parecchia birra, si resta lì per diverse ore, ognuno cerca il proprio posto e poi si comincia. Ci sono anche coppie che si appartano e fanno sesso, è una cosa naturale. Quanto alla droga, c’è un po’ di tutto: canapa, ecstasy, cocaina, metamfetamine. Ma non eroina. Una volta, alcuni partecipanti d’oltre confine hanno portato della chetamina, che è un anestetico per cavalli, e la scambiavano con altri stupefacenti. Ma vi assicuro che la chetamina fa schifo. C’è spesso qualcuno che si sente male. Non è inusuale vedere gente che vomita. Una volta a un Goa party a Carona è arrivata anche un’ambulanza... Devo aggiungere che ai raduni partecipano sempre anche degli operatori sociali di Radix, pronti ad intervenire se qualcuno non si sente bene». Ciò che i nostri interlocutori non dicono, ma è scontato, è che mentre la mente dei partecipanti ai Goa party se ne va verso mondi psichedelici e lontani, lì in mezzo qualcuno la tiene sempre ben sveglia: gli spacciatori.
versione online:
http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni/cron ... hetti.html (hanno usato anche un mio video di youtube come esempio..... )
Anche in Ticino si diffondono i Goa party col loro mix di musica e droga
EMANUELE GAGLIARDI E CARLO SILINI
Notte di Halloween, notte di baldoria. E tra le tendenze più in voga negli ultimi anni anche nel nostro Cantone ci sono i Goa party. Su un sito Internet specializzato nella pubblicità a questo tipo di manifestazioni troviamo l’annuncio che questa notte ci sarà un Halloween party «goanico» (intitolato «Witch in Paradise») a Melano tra le 22 e le 11 del mattino successivo. Nessuno stupore. I Goa party da qualche anno appartengono al vasto panorama dei momenti ludici, più o meno proibiti, del Ticino. Perché su una cosa sono tutti d’accordo: oltre alla musica elettronica, l’altra protagonista di questi raduni è la droga.
NELLA NATURA Un popolo che balla e sballa. Così si presentano i Goa party (l’immagine sopra non si riferisce a party ticinesi). Nella foto piccola: un fotogramma di un video su Youtube girato a Carona.
Solitamente chi vi partecipa viene convocato in zone isolate, spesso boschive. Luoghi non facili da raggiungere. Vi si accede a piedi seguendo percorsi guidati e segnalati, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio non troppo distante. Il tutto sotto il vigile controllo di un discreto servizio d’ordine, pronto ad indicare la strada a quanti non la conoscono, a guidare gli incerti e a dare l’allarme in caso di arrivo di ospiti imprevisti e indesiderati: leggi, soprattutto, gli agenti della polizia cantonale, appartenenti alla Sezione antidroga. In certe notti, quindi, i boschi di determinate zone del Canton Ticino si animano, tornano a vivere una insolita vita dove la musica e lo «sballo» la fanno da padroni.
Nel cuore della notte il paesaggio diventa irreale e le luci si confondono con note musicali e ritmi incalzanti. Nel bosco (a volte vengono utilizzate pure radure, spiagge di fiumi o prati, raramente ci si trova in locali coperti) si incontrano decine di persone, alcune delle quali vestite in modo stravagante. È un mondo incantato. Un villaggio dove non sembra esistere alcuna regola per quanto concerne il consumo di canapa e di altre sostanze stupefacenti. La maggior parte di coloro che partecipano ai Goa party, infatti, fumano liberamente più di una canna: ballano, bevono e, se capita, fanno sesso. C’è chi preferisce altre sostanze stupefacenti che garantiscono allucinazioni, come pastiglie di ecstasy, o l’LSD. Altri non disdegnano prodotti più naturali: funghi allucinogeni, per esempio.
È tutto documentato: non solo dai racconti a voce che ci sono stati riferiti da alcuni partecipanti, ma anche dai video pubblicati su Youtube. Su Internet ne circolano a decine e mostrano momenti scelti di vari raduni tenutisi in Ticino: a Gola di Lago, a Preonzo, a Carona, per esempio. In uno, filmato a Gola di Lago, si vedono ragazzi e ragazze, in maggioranza con occhiali scuri, che ballano sul prato. Su Internet, tuttavia, non abbiamo visto scene di consumo di droga. Il che non significa che non ce ne sia. Tutt’altro.
Lo confermano anche due giovani ticinesi che abbiamo incontrato di recente: il primo è un frequentatore abituale dei Goa party nostrani; l’altro si è limitato a frequentarne un paio. Entrambi, tuttavia, concordano sul fatto che il consumo di droga nei Goa party è davvero abbondante.
I partecipanti arrivano non solo dal Ticino, ma anche dalla Svizzera interna o dalla vicina Italia. La festa non viene reclamizzata secondo le normali vie, ma amplificando il tam tam elettronico di Internet che raggiunge in modo più mirato gli estimatori.
Stando al frequentatore sistematico, nella Svizzera italiana quest’anno c’è stata una dozzina di Goa party. E cita Gola di lago, Mezzovico, Carona, Lostallo, Preonzo. «Per entrare paghi dai 10 ai 20 franchi e il gioco è fatto. I partecipanti saranno 100-200 ogni volta. L’età media è difficile da definire: si va dai 15-16enni agli ex rocchettari 40.enni».
Il frequentatore saltuario osserva che ai margini della festa è sempre in funzione una cucina: si può consumare birra e qualche piatto rapido. «Una volta mi sono concesso un risotto ai funghi. Allucinogeni, però. A un certo punto» – rammenta – «mi sentivo come in un altro mondo. Sembrava che tutti gli alberi del bosco volessero abbracciarmi, mi venivano incontro...». Uno stato che è continuato per diverso tempo e dal quale non era possibile uscire sino a quando l’effetto dei «risottino» non è terminato. All’inizio era solo l’esperienza di uno stato «diverso, quasi piacevole», ma alla fine il tutto aveva assunto «i contorni di un incubo».
«Quando vado a un Goa party», spiega l’altro interlocutore, «fumo anche una decina di spinelli. Si beve parecchia birra, si resta lì per diverse ore, ognuno cerca il proprio posto e poi si comincia. Ci sono anche coppie che si appartano e fanno sesso, è una cosa naturale. Quanto alla droga, c’è un po’ di tutto: canapa, ecstasy, cocaina, metamfetamine. Ma non eroina. Una volta, alcuni partecipanti d’oltre confine hanno portato della chetamina, che è un anestetico per cavalli, e la scambiavano con altri stupefacenti. Ma vi assicuro che la chetamina fa schifo. C’è spesso qualcuno che si sente male. Non è inusuale vedere gente che vomita. Una volta a un Goa party a Carona è arrivata anche un’ambulanza... Devo aggiungere che ai raduni partecipano sempre anche degli operatori sociali di Radix, pronti ad intervenire se qualcuno non si sente bene». Ciò che i nostri interlocutori non dicono, ma è scontato, è che mentre la mente dei partecipanti ai Goa party se ne va verso mondi psichedelici e lontani, lì in mezzo qualcuno la tiene sempre ben sveglia: gli spacciatori.
versione online:
http://www.cdt.ch/ticino-e-regioni/cron ... hetti.html (hanno usato anche un mio video di youtube come esempio..... )